Complesso di San Giuseppe (ex-Ospedale)

Operazione PIULinea di AzioneCosto totale operazioneCosto ammissibileContributo POR-FESR
Spazi per attività collettive: coworking, caffetteria, corti e connessioni pubbliche (S03)9.6.6 (a1)€ 2.515.763,00€ 2.410.052,70€ 1.276.812,81

PREMESSA

Il progetto di recupero del Complesso di San Giuseppe, in particolare di una porzione dell’ex-Ospedale, si riferisce a uno degli ambiti d’intervento del “Progetto d’Innovazione Urbana” HOPE. Home of People and Equality presentato a gennaio 2016 dal Comune di Empoli al bando della Regione Toscana per l’attribuzione dei fondi strutturali europei POR-FESR 2014-2020 destinati alla rigenerazione urbana (ASSE 6). Il progetto, sulla base di una procedura competitiva, è stato ammesso alla fase di co-progettazione con decreto del presidente della giunta regionale n. 4718 del 21/06/2016, ottenendo il cofinanziamento di una quota degli interventi.

A febbraio 2017 sono stati sviluppati i progetti definitivi per 4 ambiti, tra questi il restauro e risanamento conservativo di una porzione del Complesso denominato ex-Ospedale di San Giuseppe, approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 40 del 02.03.2017.

Obiettivi e finalità dell’intervento

Il complesso architettonico ha mantenuto la funzione sanitaria, per cui era stato fondato nel 1765, fino al 2008, quando è stato inaugurato il nuovo ospedale della città di Empoli, ubicato fuori dal centro storico.

L’edificio gode di buone condizioni conservative: è stato oggetto di ripetuti interventi di manutenzione e di fatto ha mantenuto nel tempo una continuità d’uso. Il primo nucleo della struttura ospedaliera venne costruito inglobando il bastione delle mura cinquecentesche e le relative pertinenze. La conformazione del fabbricato è evidentemente dettata da quella delle fortificazioni esistenti, ha pianta ad “U” e si sviluppa attorno ad un cortile chiuso su tre lati ed aperto verso sud. Le ali destinate alle infermerie erano unite da un corpo centrale in cui erano collocati l’ingresso dall’attuale via Paladini e un porticato con affaccio sul cortile interno, collegati da tre vani simmetrici. La pertinenza esterna aveva una ghiacciaia a pianta circolare.

Al 1838 risale il primo ampliamento verso l’attuale via Giovanni da Empoli: le due diverse fasi edificatorie sono ben riconoscibili sia all’interno sia all’esterno e sono denunciate dal cambiamento di quota planimetrica. Tra 800 e 900 ulteriori interventi portarono al superamento dello schema ad U con l’edificazione di un corpo lineare, posto sull’antico terrapieno mediceo, lungo via Roma.

Il complesso di San Giuseppe è suddiviso in 3 distinti blocchi omogenei, identificabili per differenti caratteristiche costruttive, edilizie e architettoniche:

  • blocco dell’Ospedale Vecchio: 4 piani, 1.200 mq di superficie coperta, 4.300 mq di superficie lorda di cui 3.200 mq attualmente utilizzata;
  • blocco est, a sua volta suddiviso in due porzioni distinte per caratteristiche edilizie:
    • Edificio lungo via Roma: 3 piani, 1.300 mq di superficie coperta, 2.700 mq di superficie lorda di cui 1.000 mq attualmente utilizzata;
    • Edifici lungo via Paladini (ex casa del cappellano e ampliamento): 3 piani, 450 mq di superficie coperta, 900 mq di superficie lorda, attualmente in stato di abbandono;
  • il terzo blocco, l’ex-Convitto Infermieri, è compreso nel Progetto di Innovazione Urbana ed è sviluppato in un altro specifico progetto di recupero.

Il recupero degli edifici, caratterizzati da interventi finalizzati al consolidamento statico e alla loro valorizzazione storica, ha l’obiettivo di realizzare un polo creativo multidisciplinare in cui le nuove attività possano vivere in stretta sinergia con quelle esistenti; tutte le funzioni saranno fortemente integrate con il resto della città e con il sistema degli spazi aperti attraverso nuove connessioni pubbliche che renderanno l’intero complesso un luogo dinamico e permeabile, capace di amplificare gli effetti di rigenerazione dei singoli interventi all’intera porzione di centro storico interessata.

Il complesso sarà recuperato per accogliere funzioni prevalentemente pubbliche, riorganizzare i percorsi e gli spazi comuni interni, valorizzando l’impianto storico e collegando le attività con il resto della città. Sarà così possibile innestare i nuovi servizi su una vera e propria ‘piattaforma comune’ costituita dal “Sistema delle Corti e delle Connessioni Pubbliche” direttamente connesso al sistema continuo di spazi aperti pubblici.

All’interno degli edifici del San Giuseppe sono attualmente ospitate i Corsi di Laurea in Urbanistica dell’Università degli Studi di Firenze, il Laboratorio delle Nanotecnologie (GRINT) e il Centro per le Attività Musicali (CAM); il progetto di recupero prevede la creazione di spazi per gli uffici comunali e per gli uffici dell’Unione dei Comuni, per nuove attività pubbliche e centralità urbane (focalizzate e pensate per diverse scale territoriali) collegate al resto del centro storico attraverso un’articolata rete di percorsi interni e spazi pubblici.

Le centralità urbane sono state individuate come:

Funzioni per il quartiere:

  • spazi per associazioni.

Funzioni per la città e il Circondario:

  • uffici comunali e dell’Unione dei Comuni;
  • musei didattici e spazi culturali;
  • centri d’inclusione sociale.

Funzioni per l’area metropolitana:

  • spazi di co-working;
  • università.

Le nuove funzioni prevedono a piano terra, nell’ala ovest del blocco dell’Ospedale Vecchio, la realizzazione di una Caffetteria e Spazio Ristoro, il cui obiettivo generale è quello di realizzare un’attività a supporto delle funzioni esistenti e di previsione nell’area, con particolare riferimento alle sedi dell’Università, agli uffici comunali e dell’Unione. Al tempo stesso un’attività ‘permeabile’ valorizzerà, collegandoli, i due principali spazi aperti del complesso (il Cortile centrale del pozzo e il Giardino di via Ridolfi), parti integranti del Sistema delle Corti e delle Connessioni Pubbliche.

Al piano primo, sempre dell’ala ovest dell’Ospedale Vecchio, saranno realizzate le Aule Coworking e i Laboratori per la Città, capaci di creare un luogo di scambio e creatività dedicato ad attività lavorative che mirino a sviluppare nuove opportunità, promuovendo l’integrazione tra occupazione giovanile e reintegro professionale di figure con alta e media specializzazione, oltre a stimolare nuove forme d’impresa che puntino su ricerca e innovazione, costruendo sinergie con il tessuto produttivo locale. La sala principale sarà ottenuta mediante un intervento che recupererà interamente lo stato originale del grande spazio voltato dell’ala ovest.

ALLEGATI

Approvazione progetti di fattibilità tecnica ed economica<

Materiali a disposizione del bando per l’affidamento di un incarico professionale per la prestazione di servizi di natura tecnica consistenti nella progettazione esecutiva e direzione lavori e coordinamento della sicurezza delle opere per il recupero di una porzione del complesso di San Giuseppe a Empoli, da adibire a spazi per attività collettive: coworking, caffetteria, corti e connessioni pubbliche (luglio 2017).